Le coronarie sono arterie deputate all'irrorazione e al nutrimento del cuore, a cui forniscono una quantità di sangue adeguata alle richieste metaboliche. Il nome di questi vasi di medio e piccolo calibro (3-5 mm di diametro) deriva dalla loro particolare distribuzione intorno al muscolo cardiaco, che circondano componendo una sorta di corona arteriosa.

Una interruzione parziale o totale di una o più di queste arterie, può determinare infarto del miocardio.

 Coronarie
 aterosclerosi 1
 
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 Stent coronarico

Il trombo è una massa solida, costituita da globuli rossi, bianchi, piastrine e fibrina, che si forma nei vasi sanguiferi o nel cuore, in diverse condizioni patologiche (trombosi), e può talora disgregarsi, con formazione di emboli che danno luogo a una tromboembolia, localizzandosi varie in sedi.

 

 coagulo trombo embolo

La coronografia è un esame radiologico che consente di visualizzare immagini delle coronarie, i vasi arteriosi che avvolgono a corona il cuore e che portano il sangue al muscolo cardiaco.
Si tratta di una procedura diagnostica che viene condotta attraverso l'introduzione di un mezzo di contrasto nel circolo sanguigno, utile a rendere visibili le coronarie al macchinario. La coronografia prevede l'introduzione di un catetere, un tubicino sottile e flessibile che viene fatto avanzare nei vasi sanguigni fino al punto in cui deve rilasciare il liquido di contrasto. Grazie all'avvento delle tecnologie digitali, oggi è possibile ottenere immagini della funzionalità circolatoria minimizzando l'uso del mezzo di contrasto.

 

  

L’elettrocardiogramma (ECG) è la registrazione grafica dell'attività elettrica del cuore. Di facile esecuzione rappresenta l'esame più comune che offre al medico preziose indicazioni sullo stato attuale del cuore.

È l'esame con cui si valutano le variazioni elettriche che si verificano durante l'attività cardiaca. Serve per vedere se il cuore è sofferente e se il ritmo cardiaco è regolare oppure no. Le informazioni che fornisce, infatti, permettono di identificare

  • i disturbi del ritmo (aritmie),
  • della propagazione dell'impulso elettrico che provoca la depolarizzazione delle fibre muscolari del cuore (turbe della conduzione)
  • lo stato del muscolo cardiaco e le alterazioni del cuore provocate da malattie delle coronarie (ischemia), dalle altre malattie che colpiscono il cuore o che coinvolgono il cuore (ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco, pericardite, ecc.).

La lettura dell'ECG abilita i clinici a determinare il modo con cui si diffonde lo stimolo che "segna i passi" del cuore, lo stato del sistema di fibre che diffonde lo stimolo a tutto il muscolo cardiaco,  e le condizioni del miocardio in esame.

Il pacemaker è un dispositivo elettronico che viene impiantato nel corpo per normalizzare un ritmo cardiaco alterato da particolari malattie o disturbi di cuore, come la bradicardia, l'insufficienza cardiaca o la fibrillazione atriale.
PacemakerUn pacemaker è formato sostanzialmente da due parti: un generatore di impulsi racchiuso all'interno di un piccolo contenitore di metallo, e uno o più cavi chiamati elettrocateteri. Il generatore di impulsi, com'è facile intuire, è la sorgente dei segnali elettrici che normalizzano il ritmo cardiaco alterato; gli elettrocateteri, invece, sono i collegamenti che uniscono il generatore al cuore e permettono la trasmissione dei segnali.
La procedura con cui si impianta un pacemaker nel corpo è abbastanza semplice e a basso rischio; inoltre, non richiede una preparazione particolare, tranne il digiuno completo e l'assistenza post-intervento da parte di un familiare.   








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